Iniettare nelle vene del partito il sangue della visione rautiana

“Cari giovani militanti, prima di qualche breve, ma doverosa considerazione, mi sia consentito rivolgere a voi, ultimi in ordine di tempo, Il mio più fervido ringraziamento, per quello che fate, perché ci siete, in un contesto politico che non è dei più entusiasmanti, ma ci permettete di trasmettere la trasfetta della continuità che è di proprietà di intere generazioni. La fiaccola che oggi diventa simbolo e tricolore italico”. Inizia cosi il saluto del Presidente dell’Associazione Prospettive Future, al I Congresso provinciale di Gioventù Nazionale a Lecce.

“Questo non è il tempo delle difficoltà giovanili di Rauti, quando Egli, al ritorno dal fronte, dopo una drammatica guerra mondiale e persecuzioni derivanti dalla lacerante guerra civile, affermò:

 “Dopo la sconfitta del 1945 la propaganda antifascista non cessava di martellarci. Se si è mobilitato il mondo intero contro di noi, pensammo allora, vuol dire che siamo stati qualcosa di grande. E noi, che del fascismo in fondo sapevamo poco, trovammo così l’orgoglio e la volontà di continuare. »

Non sono per fortuna gli anni duri della contrapposizione, quando vostri coetanei restavano esamini e trucidati dalla violenza del sistema, così come non sono gli anni miei,  quellidella goliardia politica, quando  con le magliette “arrendetevi siete circondati”, cacciavamo sotto il parlamento a colpi di tangentopoli, il sistema nemico corrotto, immorale. Grosso modo quello che ancora oggi lo occupa perché poi venne il disincanto con gli errori di una classe dirigente, quella di Alleanza Nazionale che noi mettendo in guardia. Ma poi il nulla. Tutto da ricostruire.

Ma è grazie a voi ed a Giorgia Meloni, l’ennesima possibilità del riscatto.

De Luca tocca i temi dell”impegno giovanile e traccia la via della battaglia immediata e futura.

“Consegnero’ ai dirigenti, degli appunti venuti fuori dalla Prima Assemblea Programmatica di Prospettive Future, mentre una terza ve ne è in programma. Stiamo strutturando una associazione parallela per proporre un disegno di Legge contro lo squallido concetto del reddito di dignità”. Il giornale “Terza Via” è la sua redazione.

Si. Lavoro. Perché senza lavoro non ci può essere dignità. Noi vogliamo un “salario minimo di inserimento sociale” da conferire ai giovani che al compimento del diciottesimo anno di età, si vogliamo impegnare in lavori socialmente e civilmente utili.

La battaglia ricomincia, vogliamo iniettare nelle vene del partito il sangue della visione “rautiana”.

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